TRA SACRO E SACRO MONTE

va in città

2022

Per il secondo anno consecutivo, Tra Sacro e Sacro Monte va in città e ci va con il desiderio di mettersi in ascolto.

Il focus, curato da Karakorum Teatro, vuole essere una sorta di pellegrinaggio laico attraverso la città, un andare lontano spinto dal il desiderio di ritrovare il proprio centro, un uscire dall’abitudine per mettersi in discussione.

In un mondo che cambia troppo velocemente, crediamo sia fondamentale mettere in discussione le nostre identità, darsi l’occasione per riflettere su quello definisce ciascuno di noi: il proprio spazio, il proprio tempo, le proprie idee. 

I tre spettacoli abiteranno luoghi inediti della città, a tratti dimenticati dalle progettazioni culturali. Sono luoghi di quotidianità, di oggi e di ieri, spazi in cui immergersi, interrogarsi e condividere una domanda, ma anche luoghi dove poi tornare a vivere, in cui dover immaginare futuri felici e sostenibili.

Il testo di Francesca Garolla “Anche io non sono mia”, prodotto in esclusiva per il Festival, ci conduce in una passeggiata alla riscoperta del borgo di Santa Maria del Monte, un luogo che è stato scelto come casa dalla comunità delle romite ambrosiane e che, come dice l’autrice, va al di là dello spazio e del tempo e che non si fa attraversare ma, anzi, ci attraversa ed abita lui stesso.

“Giorno Zero” di Riccardo Tabilio, in scena nel quartiere popolare di Avigno, ci pone invece di fronte a un domanda tragicamente attuale: è giusto avere un’idea per cui morire? Quale memoria ha senso preservare, proteggere, curare, e quale invece è giusto perdere? Fa bene avere un’utopia? A cosa non saremmo disposti a rinunciare nel bel mezzo di una catastrofe? 

Infine, “Farsi Silenzio”, di Tindaro Granata e Marco Cacciola, porterà il Festival nel quartiere di San Fermo. Nato durante un pellegrinaggio artistico, lo spettacolo ci conduce alla riscoperta del tempo, della lentezza, dell’inaspettata presenza del sacro in ogni dove.

Siamo enormemente grati al Festival per questa rinnovata sinergia e per la sua decisione di ospitare la prima nazionale del nuovo spettacolo di Karakorum Teatro, “Poco più di un fatto personale”, segno di una collaborazione che diventa sempre più trasversale, ricca e di ampie vedute.

Stefano Beghi, direttore artistico di Karakorum Teatro – Spazio YAK.

AMEN

Giovedì 7 luglio – ore 21 – Sacro Monte di Varese, XIV Cappella

AMEN, testo rivelazione scritto da Massimo Recalcati durante la pandemia per aiutarci a uscire dal buio e tornare alla luce, ha già coinvolto e sconvolto il pubblico di Spoleto, Napoli, Milano e Pordenone e ora arriva al Sacro Monte con un trio di attori straordinari: Marco Foschi, Federica Fracassi e Danilo Nigrelli, pluripremiati e oggi tra i più amati dalla critica e dal pubblico. – Leggi di più e prenota

ANCHE IO NON SONO MIA

Sabato 9 Luglio – ore 11, 18.30 e 20 – Piazzetta del Monastero, Varese

“Anche io non sono mia” è un’esperienza condivisa, una passeggiata all’interno del borgo del Sacro Monte, e, al contempo, un’esperienza vissuta ciascuno per sé, grazie al fatto che ogni spettatore avrà la possibilità di ascoltare in cuffia, concentrato sull’unicità del proprio sentire. – Leggi di più e prenota

MANI BUCATE

Giovedì 14 luglio – ore 21 – Sacro Monte di Varese, XIV Cappella

Come si fa a parlare di San Francesco D’Assisi senza essere mostruosamente banali? Come farò a mettere in scena questo spettacolo senza che sembri una canzone di Jovanotti? Se chiedo a un ateo anticlericale “dimmi un santo che ti piace”, lui dirà: Francesco. Perché tutti conoscono San Francesco? Perché sono stati scritti decine di migliaia di testi su di lui? Perché è così irresistibile? E perché proprio lui? – Leggi di più e prenota

GIORNO ZERO

Sabato 16 luglio – ore 19 e ore 21 – Campetto da basket di via Oriani, Varese (Avigno)

È giusto avere un’idea per cui morire? Quale memoria ha senso preservare, proteggere, curare, e quale invece è giusto perdere? Fa bene avere un’utopia? Giorno Zero // la resistenza che verrà non è la prima proietta il pubblico nel “Giorno Zero”, un giorno immaginario di catastrofe, in cui ci si scopre orfani di un sistema di regole e valori, in cui ci si trova davanti – incombente e magnifica – la pagina bianca del futuro. – Leggi di più e prenota

STUDIO SU HILDEGARD VON BINGEN

Giovedì 21 luglio – ore 21 – Sacro Monte di Varese, XIV Cappella

Nata nell’estate del 1098 a Bermersheim vor der Hohe nel cuore del Sacro Romano Impero, la Sibilla del Reno ha nel suo nome il dono solenne della forza: Hildegard, “colei che protegge combattendo”. Mistica, teologa, guaritrice, naturalista, cosmologa, gemmologa, poetessa, drammaturga, musicista. Hildegard scrive il Liber Scivias nel 1141: una nuova Storia del Mondo, per la prima volta scritta da una donna. – Leggi di più e prenota

FARSI SILENZIO

Sabato 23 luglio – ore 21 – Belvedere De Bortoli, Santuario di Ss. Fermo e Rustico, Varese

Un viaggio alla riscoperta della lentezza, del silenzio attraverso la quotidianità della vita. Gli spettatori verranno dotati di cuffie, in modo da cercare e attivare nuove relazioni tra lo spazio esterno/pubblico e quello interno/privato. In un’epoca in cui l’immagine è così prepotente, il tentativo è lasciare che il suono suggerisca le parole, per scrostarle e riportare alla luce il loro vero significato: c’è bisogno di silenzio. – Leggi di più e prenota

PASOLINI – una storia romana

Giovedì 28 luglio – ore 21 – Sacro Monte di Varese, XIV Cappella

La magistrale interpretazione di Popolizio intreccia il racconto biografico di Pasolini, dal suo arrivo nella città eterna nei primi anni cinquanta fino alla sua tragica morte nel 1975, con i più celebri testi dell’autore. In Pasolini il senso del tragico e quello del comico non si oppongono mai, ma si trasformano ed è grazie a questo miracolo e all’aiuto dello struggente violoncello di Giovanna Famulari che possiamo assistere ad una serata veramente irripetibile e al ritorno al Sacro Monte di uno dei maggiori interpreti della scena italiana come Massimo Popolizio. – Leggi di più e prenota

POCO PIU’ DI UN FATTO PERSONALE

Martedì 26 luglio – ore 21 – Sacro Monte di Varese, Terrazza del Mosè

24 gennaio 2004. Due ragazzi, a Somma Lombardo, cercano di sbarazzarsi dell’auto di una ragazza, appena uccisa e seppellita. Marco Di Stefano, all’epoca allievo alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi, una mattina apre il giornale e trova la foto del gruppo a tutta pagina. Una foto dove riconosce metà delle facce. È dal 2004 che voglio scrivere di questa storia. Non della cronaca o della verità giudiziaria, ma delle domande che mi assillano da 17 anni: “Che cosa spinge un adolescente a diventare un assassino o un artista? Che cosa mi ha salvato da una vita di violenza, rabbia, rancore?” – Leggi di più e prenota