PUGNI E BICICLETTE redux

di Stefano Beghi | regia Stefano Beghi | con Riccardo Trovato

Pugni e biciclette è un spettacolo messo in scena in forma itinerante. Il pubblico, munito di cuffie, seguirà i movimenti discreti di un personaggio che li condurrà alla scoperta di una Varese inedita.

 

Varese, 1944. Dopo i festeggiamenti per la caduta del fascismo, nel luglio del ‘43, l’occupazione nazista riporta la città in un clima di paura. La vicinanza del confine con la Svizzera fa della città un luogo strategico per la Resistenza, un punto di partenza per chi è costretto a scappare, per chi deve cercare rifugio altrove.

Dietro alle apparenze di una tranquilla città borghese, a Varese si nasconde una rete di luoghi e persone che cercano di fare la loro parte per un’Italia nuova.

La storia che raccontiamo è quella di un paese, Varese, che diventa città sotto le spinte propagandistiche del Regime Fascista. “Pugni” e “Biciclette” sono il simbolo di due opposti modi di vivere dentro questa città di frontiera: da una parte la coesione del gruppo, dall’altra il coraggio di una scelta individuale; da una parte la forza, dall’altra la libertà; da una parte l’immobilismo, dall’altra la brezza del cambiamento.

In questo complesso e delicato equilibrio, in cui anche oggi è difficile saper prendere posizione, sono molti coloro che, a cavallo di una bicicletta, hanno attraversato le strade della città lottando per qualcosa che non bisognerebbe mai dare per scontato: la libertà, la democrazia, la giustizia.

Pugni e biciclette è la loro storia, che, in fondo, è anche la nostra.