
LA BACHECA
Questa è una bacheca da riempire insieme.
Questo è uno strumento per dare voce a tutte le persone che vogliono rendere più bello lo Yak e il quartiere Bustecche.
Quando volete, potete lasciarci un pensiero, una riflessione, una proposta.
Noi abbiamo già un sacco di domande, di sfide, di progetti.
Allora, chi comincia?
Ricordatevi di selezionare la categoria giusta:
1. Proposte e idee
2. Recensioni eventi
3.Esperienze
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206 comments on “BACHECA”
Manuela
TREMPLAN - racconto partecipato online
Dell'orror non v'è traccia
Finalmente il piacere di ascoltare le vs voci, la musica il racconto!
Mi è piaciuto lo spazio esterno, x me era prima volta, e lo trovo ben inserito nel contesto
Lo spettacolo mi è piaciuto molto sia x il ritmo che naturalmente per la storia che potrebbe essere di qualcuno della nostra famiglia.
Stella
Recensioni eventi
Dell orror non v'é traccia
É emozionante tornare a Teatro, ritrovare ritmi, le parole, i silenzi e gli applausi. Spettacolo intenso, ricco di Storia e di storie. Davvero bello e forte.
Teresita Freddi
Esperienze
Sabato e/@ teatro
Finalmente il teatro “Analogico” è tornato! Ho partecipato allo spettacolo di sabato mattina alle 11 nel sole varesino: un buon orario per liberarsi dai figli piccoli, e una bella storia per non dimenticare mai. Grazie!
Cristina
Recensioni eventi
' 2 fratelli in guerra ' scusate x la mia mancanza di memoria
Finalmenteeeee !!
Esco ora dalla bella emozionante e profonda rappresentazione odierna.
Ottimo lo scritto, l interpretazione e la musica.
Spettacolare essermi gustata all aperto la recita con il sole che ci baciava.
In bocca al lupo artisti tutti 🌈
Io ci sono, come sempre 💞
🙏👏👏👏👏👏
👩🦰👋👋👋
Giovanni
Esperienze
Dell'orror non v'è traccia
Bello il teatro al mattino, è come andare a messa ma la storia è più avvincente e gli attori sono più bravi. Ottimo per chi, come me, il sabato sera spesso lavora.
Chiara Frangi
Esperienze
Laboratorio allo Yak
Il laboratorio teatrale per i piccoli dai 6 anni è stato un punto fermo di serenità nel periodo di aperture – chiusure – quarantene spesso abbastanza imprevedibili. Un rifugio di creatività dove viaggiare verso mondi lontani, fatti di fiumi di panna e colline di smarties.
Un posto prezioso per chi ha 6 anni, per crescere e continuare ad inventare.
Teresa Miccoli
Esperienze
Extraterrestre
Tornati a casa, dopo lo spettacolo del laboratorio dei bambini di Spazio Yak, mi è venuta da cantare la canzone “Extraterrestre”.
“Voglio un pianeta su cui ricominciare” cantava Finardi, per poi concludere con la richiesta di aiuto, il bisogno di tornare sul proprio pianeta d’origine per la troppa solitudine sofferta nel nuovo pianeta inesplorato.
Anche i bambini/capitani di Spazio Yak hanno capito subito che da soli non si può stare, i loro pianeti erano collegati, da ponti, passaggi segreti, affacciandosi dalle finestre della nuova casa aliena vedevano il pianeta di un compagno di viaggio.
Forse è questo quello che mi ha colpito di più, oltre alla sconfinata fantasia che ha permesso loro di creare mondi colorati, luminosi, divertenti, mi ha sorpreso quanto sia grande il bisogno di compagnia e di vicinanza, un bisogno che non svanisce neanche davanti alla possibilità di avere un mondo tutto nuovo, tutto per sé. Perché non c’è giusto ad avere qualcosa solo per sé se non si può condividerla con qualcuno.
Antonio
Esperienze
Laboratorio di teatro per bambini.
Esperienza fantastica per i bambini che hanno potuto imparare giocando. Un grazie a tutti!
Enrica
Esperienze
Wow
In un periodo così strano, che ci impone le distanze e che ci toglie le espressioni, il teatro poteva essere una sconfitta ed invece la vostra creatività folle ha fatto sì che mio figlio vivesse un’avventura fantastica. Ho visto l’entusiasmo ogni martedì e l’emozione nell’accompagnarci nel suo viaggio.. Nel suo mondo.. Voi siete su un altro pianeta.. Il “pianeta wow”!!
Valentina
TREMPLAN - Racconto partecipato
L'EDIFICIO
D’improvviso l’occhialuta gira il foglio e lo perlustra con fare da artificiere.
“Lei conosce il progetto Tremplan?!” esclama Gaia, con la goffaggine di una che rincorre una farfalla e si ferma all’ultimo davanti a un burrone.
La ragazza abbozza un mugugno d’assenso.
“E a cosa serve?” soggiunge Lisa.
“A far ripartire questo dannato coso!” risponde lei arrotolando i disegni e puntando a razzo verso la piazza,
“Ma chi, il gatto?” ansima Gaia impaurita mentre cerca di starle dietro, “Ma no! L’edificio.”
Irene
TREMPLAN - Racconto partecipato
Tremplan finale
❤️
Andrea Cosola
TREMPLAN - Racconto partecipato
Tremplan
❤️
Daniela
TREMPLAN - Racconto partecipato
Tremplan Finale
“Finalmente! Mentre vi aspettavo ho terminato la costruzione di Tremplan e…Ehi, mi state ascoltando?”
Gaia è impaurita e stringe forte la mano di Lisa.
“Cos’è quel fumo che esce dalla Piramide?”
“Quello non è fumo, sono le idee che si fondono con l’immaginazione dando origine alla realtà! Vostro nonno non poteva scegliere posto migliore! Tremplan permette di viaggiare fisicamente nel mondo della fantasia! E a voi spetta il compito di accenderlo. Del resto avete creduto nella creatività dei lettori trasformandola in un racconto reale!”
Lisa e Gaia sono felici.
“Presto, non vediamo l’ora di goderci il viaggio!”
Teresa Miccoli
TREMPLAN - Racconto partecipato
Cap.6
“Mi chiamo Lilly Battibaleno, vostro nonno è stato il mio mentore, insieme al suo amico Balenovich compagno di merende russe…la cosa che ci ha sempre accomunato è stata in realtà la capacità di fallire miseramente i nostri esperimenti…è proprio così che ci siamo conosciuti… dopo il fallimento del suo progetto 16bis.
Ero solo una ragazzina, non mi ha mai mostrato questo cartiglio, diceva che…”
La ragazza non riesce a terminare la frase, guarda negli occhi le due sorelle, i suoi sono colmi di lacrime.
Sorride.
Patrizia, Francesca, Raffaella, Maristella.
TREMPLAN - Racconto partecipato
YAK
Lo strano personaggio indica alle sorelle di seguirla, le fa accomodare, urla: “Adam accorri, chiama Stefano, Maddalena, avvisa tutti!“
“Finalmente, da tempo noi di YAK cerchiamo un’identità… La nostra missione è qui: Y, Youth, A, Access, K, Knowledge. I fondatori, con attori, poeti, russi, inglesi avevano prospettato spazi per la cultura e la conoscenza, per tutti. Ecco che saremo per il futuro del quartiere, della città. Ma… sulla mappa c’è uno strano segno. Aspettate! Dobbiamo interpretarlo.”