LA BACHECA

Questa è una bacheca da riempire insieme.
Questo è uno strumento per dare voce a tutte le persone che vogliono rendere più bello lo Yak e il quartiere Bustecche.
Quando volete, potete lasciarci un pensiero, una riflessione, una proposta.
Noi abbiamo già un sacco di domande, di sfide, di progetti.
Allora, chi comincia?

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1. Proposte e idee
2. Recensioni eventi
3.Esperienze

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205 comments on “BACHECA

Un compito importante

“Non c’è tempo da perdere!” La ragazza, dietro gli occhialoni, ha occhi enormi e anche un enorme sorriso. Prende Gaia per un braccio e la trascina verso la strana piramide all’angolo della piazza, e Lisa deve correre per star loro dietro.
Intanto la ragazza col camice spiega, in tono molto deciso: “Mi chiamo Lily, quello lassù è Gattofalco. Vi aspettavamo, avete un compito importante, attivare Tremplan. Perché il vostro nonno era un dottore. Un dottore che curava le città. E il Tremplan è un defibrillatore per le città! Entrate!”

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Tremplan, finale cap.5 (per gli estimatori di Henry Potter)

S.L.F. Strada, Lampione, Farmacia!
Lisa ammira la busta per un attimo, poi, impaziente, strappa il bordo:
C’è soltanto una foto in bianco e nero, un po’ sgualcita.
Ritrae una vecchia casa che sembra emergere da un vasto giardino, appena illuminata dalla fioca luce di un lampione. Un brumoso canale fiancheggia la strada.
“Ma questa, questa è…” Gaia arrossisce, una mano sulla bocca.
“È… la vecchia farmacia su da me in UK.” Sul retro, una sola frase:
Where your treasure is, there will your heart be also

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Tremplan - Capitolo V

La apre e all’interno ci trova una cartina. Lisa ripensa alla poesia e le viene un’idea; esce dal laboratorio e si guarda intorno. Dall’altra parte della strada vi è un lampione; guarda la mappa e alla sua sinistra nota una farmacia. Va verso di essa e a destra (“un quarto di secolo”) c’è un pub scozzese, senza vie d’uscita (“non c’è via di scampo”). Quello è il posto in cui i loro bisnonni si erano incontrati dopo la guerra. Lisa sorride, così chiama Gaia ed esclama: «Abbiamo una pista!»

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05.Tremplan

Una cartelletta sottile, verde, priva di elastico, pronta a svelare i segreti che contiene.
Lisa la apre, ci entra dentro con gli occhi prima che con le mani, sbirciando legge:
“S: via Fusinato,
L: secondo lato est Piazza De Salvo,
F: Viale Borri”.
Basta uno sguardo, Gaia prende chiavi e cappotto:
“Dai chiudiamo tutto, andiamo a perlustrare le Bustecche”
Il quartiere che non c’era, nato proprio negli stessi anni in cui loro due venivano al mondo ed in cui il nonno stilava liste di buoni propositi.

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Tremplan, finale cap.5

S.L.F. Strada, Lampione, Farmacia!
Lisa guarda la busta in controluce, quasi ad indovinarne il contenuto.
“E aprila no?” Sbotta Gaia, poi strappa di mano la busta alla sorella.
“No, non farlo!” È una supplica accorata la voce tremula di Lisa.
“Ma perché? È l’unica traccia che abbiamo, perché no?”
“Perché… Oh, non lo so, ma se fosse un tranello? Finora abbiamo seguito una serie di indizi al buio. E se qualcuno volesse…”
Ma si interrompe raggelata: sulla porta è apparso, come un’ombra, il rigattiere…

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Tremplan Capitolo 5

Nella cartelletta le sorelle trovano un foglio.
“È un messaggio del nonno!”
“Cosa c’è scritto?”
“Complimenti Lisa e Gaia! Siete quasi alla fine. Ancora un piccolo sforzo e Tremplan sarà vostro! Dovete cercare nell’anfora alla base della lanterna nella strada di fronte alla farmacia.”
“Ma allora è tutta una caccia al tesoro!” esclama Gaia “e quella lanterna è il lampioncino che si trova nel vialetto di casa del nonno!”
“Tanta fatica per tornare al punto di partenza!”

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Tremplan Capitolo 5

Gaia e Lisa aprono la cartelletta, sfogliano il contenuto e trovano vecchie ricette mediche,
bollette elettriche ormai scadute, bugiardini di medicinali impronunciabili e la composizione
di un impiastro medicato.
“Lisa guarda qui…”
“Le iniziali degli ingredienti della pomata, quella che il nonno diluiva con acqua e spruzzava
sui petali di quella pianta strana!”
“Tremplan!”
“Dobbiamo saperne di più e recarci alla farmacia dove abitualmente si serviva il nonno!”

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Tremplan_Capitolo 5

Che delusione!
“Pensavo di trovare diagrammi, formule matematiche, progetti dettagliati…”
“Invece cos’è questo copione teatrale?”
“Ma da quando il nonno faceva l’attore?”
Le sorelle rigirano tra le mani i fogli sgualciti e ingialliti dal tempo. Osservano bene e… sorpresa! Il titolo è Tremplan!

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Karakorum Teatro
NOTIZIE DAL QUARTIERE | YAK AROUND

di Karakorum Teatro

Yak Around è un progetto nato da una scommessa: la presenza di uno spazio culturale abitato e vivo all’interno di uno spazio urbano ha la possibilità di rigenerare un territorio sotto tutti i punti di vista. Può la cultura far rivivere un intero quartiere?

Con YAK AROUND crediamo sia possibile. Il progetto vuole avere un forte impatto sociale, che parte dall’ascolto delle istanze del territorio, a partire dai focus group organizzati dal Politecnico con alcune famiglie del quartiere, per sondare le esigenze, comprendere i bisogni e immaginare insieme il futuro.

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Karakorum Teatro
LILY E ADAM - FIGLI NOSTRI EPPUR COSI' DIVERSI

di Angela Dematté

Lily e Adam. Come immaginate, all’inizio non si chiamavano così. Non si chiamavano proprio, veramente. Eravamo durante la pandemia. Stefano mi dice che hanno già provato a fare degli esperimenti di teatro via zoom coi bambini e funzionano. Susanna e Riccardo hanno già lavorato insieme su questo, ognuno a casa sua, collegati via zoom, addirittura sono riusciti ad animare delle feste di compleanno. Stefano mi propone di fare una sorta di serie teatrale
a puntate, due personaggi vivono un’avventura insieme ai bambini.

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Karakorum Teatro
SKILLS | ITINERARI DI INNOVAZIONE CULTURALE

di Stefano Beghi

TRECENTOSESSANTACINQUE. Lo scrivo così, in lettere, perché non voglio farla troppo semplice.
Il 24 febbraio sono trecentosessantacinque i giorni passati dalla chiusura di Spazio YAK per l’emergenza Covid. E ci manca, ci manca molto.

SKILLS nasce dal desiderio di raccontare una complessità in movimento… quello che ho scoperto in questi trecentosessantacinque giorni da #chiusodentro è che il teatro è qualcosa di molto di più della sua scatola.
Abbiamo bisogno di restare connessi al cuore del Teatro, raccontare i suoi processi, andare oltre ai numeri, per condividere un battito con ciascuno di voi, ritrovare quella materia viva capace di assumere qualunque forma.

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Tremplan Finale Capitolo 4

Lisa non risponde perché la sua attenzione è stata attirata da una provetta contenente un liquido colorato. Si avvicina, la prende, ne svita il tappo e viene investita da un tanfo nauseabondo. Richiude subito e si accorge di un foglietto ripiegato accuratamente. Lo apre e vede la scrittura del nonno: “Siero per dimenticare. Da far bere a tutti quelli che fanno domande sul progetto Tremplan.”

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Tremplan_capitolo4

“Che io sappia non ha mai fumato” risponde Lisa “il nonno avrà avuto un aiutante”.
Le sorelle continuano a guardarsi intorno e scorgono dietro una scatola un vecchio computer e un floppy disk che spunta da sotto la tastiera.
“Chissà se funziona ancora?”
Accendono il pc e, dopo qualche minuto e strani cigolii, compare un’immagine traballante.
Veloci, inseriscono il dischetto e sullo schermo appare una scritta sbiadita.

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Capitolo 4

Lisa si avvicina stupita a Gaia e scorge tra i mozziconi dei pezzetti di carta anneriti.
“Garda lì, vediamo cosa sono! Sembra la grafia del nonno.”
Li prende uno ad uno cercando di ricostruire il messaggio.
“È un’impresa impossibile, tanti sono bruciacchiati” dice Gaia.
“Lasciami provare, sono un’esperta di puzzle!”
E così, dopo una bella mezz’ora e una buona dose di pazienza, riescono a risalire al
messaggio originale. E rimangono sorprese.

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Finale capitolo 4

Gaia apre un tubo, “La scrittura del nonno, formule matematiche, alchemiche…“
Lisa “Energia alternativa… se così fosse sarebbe rivoluzionario”. Rovistando, trova una tazza con dei residui collosi. “La tazza da the del nonno”.
“Non toccarla…allontanati!” urla Gaia “Ho trovato questo“, indica un foglio, bruciacchiato, caratteri cirillici, la prova che i Russi volevano impossessarsi della sua scoperta. “Hanno cercato di convincerlo, sappiamo come i Russi persuadano…”
Lisa “Polonio? No, il nonno no…”

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