LA BACHECA

Questa è una bacheca da riempire insieme.
Questo è uno strumento per dare voce a tutte le persone che vogliono rendere più bello lo Yak e il quartiere Bustecche.
Quando volete, potete lasciarci un pensiero, una riflessione, una proposta.
Noi abbiamo già un sacco di domande, di sfide, di progetti.
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Tremplan capitolo 2

Erano passati pochi minuti dal ritrovamento del foglietto, ma a Gaia sembravano un’eternità.
Questa scoperta inaspettata l’aveva scossa. Si sentiva smarrita e con le idee confuse.
Riprese in mano il foglietto e infreddolita si avvicinò alla grande stufa in pellet. Guardò più volte la mappa cercando qualche elemento che potesse aiutarla a riordinare le idee.
Improvvisamente, il calore della stufa innescò la magia e la scritta “Tremplan. Volgete il vostro sguardo ove dimorano i bianchi uccelli” comparve.

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Tremplan_capitolo2

“Anche se è tardi, devo andare da Lisa, ma prima ancora ai Giardini!”
E tra i vialetti ricorda che lì da piccole hanno accompagnato il nonno a un incontro importante. Con un domatore del circo! Un domatore?! Altro che giocare a nascondino, come si era raccomandato il nonno! Si sono avvicinate eccitate e lo hanno visto nascondere qualcosa in una tasca.
“Ma certo! Il proiettile che ho trovato è enorme, serve per uccidere animali grandi. Leoni, tigri, o…”, inorridisce Gaia, “magari un elefante!”

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02. Tramplan

Butta giù la cornetta del vecchio apparecchio a rotella, la passione per il modernariato non basta a non farla spazientire.
Quel gesto le porta un ricordo d’infanzia: estate, il nonno in canotta fa una telefonata, gesticola, solleva un braccio.
“Che buco che hai lì sotto!” dice sua sorella indicando con un dito.
Il nonno copre con una mano il ricevitore, si sporge verso di lei sornione:
“Ti racconterò la storia della cicatrice appena finisco la telefonata”.
Gaia si rigira il proiettile tra le dita

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Tremplan_capitolo 1

Tremplan

Prantelm

Mentralp

Malconcio era un complimento. Il povero Prantelm era il cane più sfortunato del pianeta. Spelacchiato, zoppo, con un orecchio mangiato e una cicatrice sull’occhio e per adornare il tutto un affanno continuo che ricordava la risata di Muttley, uno dei protagonisti del cartone preferito dal nonno “la corsa più pazza del mondo”. Per questo motivo teneramente lo chiamava Borbottone. È stato un cane fedele fino alla fine e il nonna aveva deciso di fare una piccola tomba per lui in giardino.
Lisa persa nei suoi pensieri disse:” ci vorrebbero le istruzioni per affrontare la vita…”. Gaia vorrebbe chiedere ma teme che Lisa cambi argomento e quindi aspetta. Con gli anni ha capito che questa strategia funziona e infatti Lisa continua:” il nonno me lo diceva sempre, ci vorrebbero le istruzioni per affrontare la vita”.

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Tremplan_capitolo 1

3. Spazzolare le scarpe ogni sera
4. Frizionare il viso ogni mattina
5. Cambiare codice cassaforte ogni tre mesi

“Ogni tre mesi?” Chiede Gaia
“Come la password del computer” risponde la sorella “così non rischi che qualcuno…”
“Che qualcuno rubi qualcosa! Qualcosa di importante!”
Gaia si guarda intorno, come a cercare qualcosa, Lisa è ancora ferma, con il sacco aperto tra le mani, guarda la sorella che si dimena per la soffitta “scusa ma cosa stai cercando?”
“La cassaforte”
“Qui non la trovi. È in soggiorno. Dietro il ritratto della nonna”
“Ah sì?”
“Ah sì!”
“Dai cosa facciamo ancora qua imbambolate? Forza su scendiamo”
“Gaia ma a fare che?”
“A cercare il documento, così, lì il 16 bis. Sarà lì dentro di sicuro”
Lisa la guarda ancora con sospetto e Gaia sbuffa. Sua sorella è sempre stata quella precisa, ma ogni ta tanto le sinapsi non è che le avesse così veloci.
“Lisa. Il nonno ha qualcosa di importante da proteggere nella cassaforte. Di sicuro è quel 16bis. Quindi adesso andiamo giù a vedere e scopriamo il mistero. Giusto?”
“Eh sì giusto. Ma… Gaia…”
“Cosa?”
“Non so la combinazione.

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Tremplan_capitolo 1

Alla parola “Tremplan” Lisa sussultò.
Si trattava quindi di un progetto.
“Meglio appuntarsi subito questo numero, 16 bis”, pensò.

Gaia intanto continuava a scorrere la lista dei buoni propositi:
“Numero 4. Buttare le cose inutili. Giusto nonno, creano solo disordine… Per questo io non ho praticamente nulla. Un’altra cosa che ho preso da te!.
Numero 5: Roulette russa.”

Silenzio.
“Roulette russa. Questo spiega molte cose”, disse Gaia cercando un segno di approvazione da parte della sorella.

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Tremplan_capitolo 1

“Tremplan?”
Lisa si sporge in avanti: “Dammi quel foglio. Qua c’è scritto tre piani, non tremplan! Mi prendi in giro.”
“Ok scusa… Senti ma, eri sola quando il nonno ha detto tremplan?”
“Si… Il medico continuava a dire che era questione di tempo ma le ore passavano e le zie erano stanche morte… Alla fine se ne sono andate, per riposare un po’, e subito dopo, con solo me a portata di voce, il nonno ha cominciato a mugolare…”
“Ma come hai fatto a ricordarti una parola così strana?”
“L’ha ripetuta due volte. Alla seconda, me la sono scritta.”
“E poi?”
“E poi niente. Ti prego di non scherzare. Qui c’è scritto tre piani e il nonno ha davvero ripetuto tremplan, per ben due volte, e subito dopo è morto!”
Secondo la madre delle due ragazze, tornata da loro dopo aver riaccompagnato a casa una zia particolarmente addolorata e addormentata, il nonno aveva avuto una sorta di riflesso condizionato: “Ha sputato parole a caso, né più né meno.
Chi vuole il caffè?”
Le ragazze scendono e si raccolgono in cucina. Gaia si allontana per rispondere a una telefonata. Lisa pare parecchio turbata: credeva che tremplan potesse essere un nome esotico, di paese o di persona, proveniente da uno dei tanti viaggi fatti dal nonno in giro per il mondo, in India o nell’America latina, il nome di una danza, di una cerimonia, ma… Forse in effetti si sbagliava, forse il nonno aveva solo farfugliato… Numero 4. (Il foglio dei propositi stava ancora tra le sue mani.) Guardare meno televisione. Leggere di più.
“Mamma!”
Gaia riappare, coprendo il ricevitore con la mano: “C’è la signora Tremplan al telefono!”
Scambio di sguardi.
“Tremplan?”
“Scusi, mi può ripetere il suo nome? Tre…? Trempan? Trempan ha detto?”
Lungo silenzio: Gaia è sempre più attonita, sempre più impressionata.
“Dice di chiamarsi Tremplan! Chiama dal Messico. È la reincarnazione di nonno, dice.”

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Tremplan_capitolo 1

“Progetto? Il nonno ha mai costruito qualcosa?” Chiese Gaia perplessa. “Forse qualche casetta per uccelli.” Rispose Lisa, ma la mente subito volava alle parole del nonno.
Tremplan. Forse un luogo? Una qualche sigla?
La voce della sorella la riportò alla lista.
”…possibile!” concludeva Gaia.
“Cosa?”
“Il quarto e quinto punto. Hanno ancora meno senso.” Lesse poi con aria attonita “4. Provare a contattare Lisa e Gaia (tentare negli anni 2018 – 2021). 5. Riuscire a convincere almeno una delle due”

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Tremplan_capitolo 1

Nuovamente le sorelle si guardano ma questa volta sul loro volto non c’è intesa, bensi’ curiosità.
“Progetto 16bis” sussurra Gaia ed inizia a frugare avidamente dentro al baule impolverato come una animale da tana in cerca di cibo “Lisa, e se Tremplan fosse il nome di un progetto governativo segreto? Che so, qualcosa legato allo spionaggio? Ti ricordi che il nonno aveva strani amici di cui parlava poco e che ogni tanto gli facevano visita”
“Gaia ora basta” ammonisce Elisa. “Ricorda il motivo per cui siamo qui”

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Tremplan_capitolo 1

«4) Terminare quel mattone de “Il Gioco delle Perle di Vetro”.
5) Visitare un paese non Europeo. Poi si era risolto per un viaggio in Nord Africa.»
In fondo al baule spunta una busta gonfia e giallognola con la scritta: “Progetto 16bis – Da aprire solo se siete coinvolti.”
Gaia decide comunque di aprirla.
«Io non lo farei, se fossi in te» la ferma Lisa.
«E chi se ne frega. Tanto il nonno non può vederci.»
Detto questo, apre la busta, tira fuori un foglio e ciò che vede la lascia a bocca aperta.

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Tremplan_capitolo 1

4) Ruinart in fresco.
5) Bicarbonato.
6) Disco “Ammazzate oh” Discutibile , ridono le sorelle.
7) Chiamare M( Sir Oldfield, gli inglesi e la loro formalità) ref H G Wells. Ecco perché Londra, si illumina Gaia, il nonno ne parlava.
8) RSVP festa nuova radio( non me la perdo ). Gaia ed Elisa si guardano, capito il nonno?!
9) Abbonamento pallacanestro ( siamo grandi!)
E’ tutto, dice Elisa. Gira il foglio, c’è altro? Ecco , 10) … Ma come? Dopo il numero , più niente,
Si guardano incuriosite le sorelle.

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finale cap. 01

“Tremplan?” Le fa eco Lisa. “Fammi vedere!” E avvicina la sua testa a quella di Gaia per poter leggere.
“…progetto 16bis. Numero 4. Aprire cassetto segreto in biblioteca. Memo: orologio, insetto, Staré Město.”

Quella triste mattinata sembrava essersi trasformata in un avventura di Conan Doyle.
Le due sorelle stupite ed eccitate si guardano complici e velocemente si dividono gli incarichi: Gaia andrà in biblioteca mentre Lisa cercherà i progetti in soffitta.
“Scopriremo il tuo segreto,Nonno Dante!”

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Tremplan_capitolo 1

Lisa le strappò il foglio dalle mani.
“Tremplan” fece anche lei a mezza voce.
“4.Stampare una copia delle foto del progetto date ad Ignazio. Questo Ignazio non è così irrilevante come credevamo”
All’ interno della busta che conteneva la lista c’erano i negativi ed una foto del nonno. Prese il telefono e inquadró la foto le sembró per un attimo che il nonno fosse lì dietro l’obiettivo. Esitò in quella dolce malinconia e scattò. Quella foto le avrebbe rivelato molto di più di un ricordo d’infanzia.

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Tremplan_capitolo 1

Trascorrere una vacanza con Elisa e Gaia .le sue nipotine appena nate .
La spontaneità dei bambini lo ha sempre affascinato E in quelle bimbe sangue del suo sangue avrebbe ritrovato anche una parte di sé
Avrebbe ripercorso con loro i momenti della sua vita e avrebbe ritrovato la gioia della sua infanzia quando ancora le prove della vita non avrbano segnato la sua intensa vita

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Tremplan_capitolo 1

Progetto 16bis? E che sarà mai? Non ne ho idea. Numero 4 Lasciare a Gaia e Lisa le istruzioni per Tremplan in un luogo sicuro, per quando io non ci sarò più. Ma sei sicura che ci sia scritto proprio così? E certo. Leggi tu stessa. Gaia passa il foglio a Lisa, che rimane impietrita: son proprio i loro due nomi, scritti in stampatello maiuscolo e sottolineati. Numero 5 Adottare un cane dal canile municipale. Meglio se malconcio.

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