PRENOTA
TRILOGIA DEL CONFINE
Saggio dei corsi adulti “Yak si diventa” e “GiàYak”
Vasi Comunicanti è stato uno dei progetti di punta di Karakorum, quello che forse più di tutti ha contribuito a unire i nuclei artistici e a promuovere la co-creazione tra artisti e comunità.
Per sei anni, gli autori di Karakorum hanno abitato per una settimana i paesi sul confine tra Italia e Svizzera, raccogliendo storie presso le comunità che quel confine lo abitano e lo vivono, si contaminano e trovano ogni giorno nuovi equilibri, secondo il principio dei vasi comunicanti. Sono racconti che parlano d’amore, di coraggio, di guerra, di contrabbando e di amicizia.
Quest’anno, a progetto ormai concluso, abbiamo deciso di proporre agli allievi di mettere in scena alcuni racconti, per dare un volto ai personaggi che ci siamo sempre immaginati, per presentare ai nuovi allievi un progetto che abbiamo amato e che racconta della nostra identità, e per coinvolgere più profondamente nel nostro lavoro gli allievi che ci frequentano da un po’.
La nostra TRILOGIA DEL CONFINE andrà in scena il 24 e 25 maggio. Dalle ore 18 potrete assistere ai tre saggi nella stessa giornata. In pieno stile “Vasi comunicanti” vogliamo proporre al pubblico due modalità di fruizione: potrete assistere al singolo spettacolo, oppure… tenetevi forte… fare la MARATONA DI TRE SPETTACOLI!
PROGRAMMA
Ore 18.00: “È come andare in bicicletta” – corso Yak si diventa (martedì)
A seguire: “Le statue sanno tutto. Di tutti” – corso GiàYak (lunedì)
PAUSA APERITIVO > è possibile prenotare l’aperitivo al Bar Maga (piazza Fulvio de Salvo) al costo di 5 euro (drink e piatto). Per prenotare, spunta la casella sul form prenotazioni, il giorno dello spettacolo potrai ritirare in teatro il coupon da presentare al bar.
Ore 20.00: “C’era una volta sul confine” – corso GiàYak (giovedì)
È COME ANDARE IN BICICLETTA
Cosa ci fa un ragazzo con un franco in tasca, una zia intransigente e 34.284 passi da fare ogni giorno? Cerca un po’ di respiro. Lo spettacolo racconta la storia di Osvaldo, giovane operaio che cammina troppo, sogna troppo poco e obbedisce fin troppo. Ma, in un giorno di festa, tra una candela da accendere e una bicicletta in palio, qualcosa si spezza. O forse si accende. Con tenerezza, ironia e uno sguardo lucido sul passato, la vicenda intreccia fatica, aspettative e desideri. In un tempo in cui il destino si misura in passi e sacrifici, Osvaldo sceglie, finalmente, di deviare dal percorso. Perché, a volte, disobbedire non è peccato, ma l’unico modo per crescere. E magari, pedalare.
Con Francesca Calogero, Paolo Carchidi, Filippo Coglio, Rachele Costa, Isidoro Grisanti, Salvatore Giuliana, Mattia Novembre, Milena Oliveto, Davide Piperno, Arianna Scibilia, Boris Signorelli
Assistente Chiara Arrigoni
Testo di Marco Di Stefano, Riccardo Trovato e Susanna Miotto
Regia di Riccardo Trovato
LE STATUE SANNO TUTTO. DI TUTTI.
La vita in una piccola chiesa di campagna scorre lenta e monotona. Il sagrestano sistema e pulisce meticolosamente panche e statue, cercando di mantenere intatto e invariato un mondo ormai abbandonato e dimenticato. Almeno in apparenza. Perché tra le pareti di quella piccola chiesa, prendono vita storie e personaggi di altre epoche, intrecciando realtà e fantasia.
Le storie raccolte durante la terza edizione di Vasi Comunicanti nei paesi di Albiolo, Valmorea, Uggiate Trevano e Solbiate con Cagno, sono state l’ispirazione per un gioco d’improvvisazione con gli attori: ne è nata una drammaturgia in bilico tra sacro e profano, dove la Verità sta nascosta tra le pieghe volubili della Memoria e il Divino si fa nuovamente carne umana nell’incontro tra Passato e Presente.
Con Vanessa Clerici, Andrea Cosola, Patrizia Esposito, Daniela Mambrin, Paolo Negri, Leonardo Papaianni
Testo e regia di Alice Pavan
C’ERA UNA VOLTA SUL CONFINE
Un finanziere sardo che si trova a lavorare alla dogana di Saltrio. Un gruppo di ragazzini svizzeri che decidono di sconfiggere il Terzo Reich. Delle camiciaie in sciopero che assaltano un treno. Un’anziana signora che ha nostalgia della guerra. Un prete che nasconde una Beretta M-17 in canonica. Una donna incinta che fa passare gli sfollati al di là del confine. Un mulo addestrato per sfrosare. Sono alcuni dei personaggi che compongono un mosaico di racconti che si intrecciano tra loro, che si sfiorano e si contaminano. Storie semplici come una fiaba della buonanotte, eppure epiche come un film western. Storie di gente comune che deve fare i conti con la Grande Storia, ma che da essa non si lascia sottomettere. Perché chi vive sul confine lo sa, che anche la persona più piccola, anche il luogo più sperduto, possono cambiare il corso degli eventi. “Un battito d’ali a Morcote, può scatenare una tempesta a Berlino”.
Con Antonietta Alì, Alessia Arosio, Irene Beltrame, Giulia Ceccon, Irene Costa, Roberto De Simone, Maria Carmen Gatti, Donatello Giovine, Stefano Lucini, Anna Mascioni, Davide Panetta, Raffaella Patriarca, Vincenzo Puggioni, Barbara Ruscitti, Roberto Sardo, Lisa Soprani
Testo e regia Susanna Miotto
Supervisione alla drammaturgia Chiara Boscaro
Spazio YAK // Piazza Fulvio de Salvo 6 / Varese