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PUGNI E BICICLETTE REDUX
27 APRILE 2024 | TRE REPLICHE: ore 11.00, ore 15.00, ore 17.00
testo, regia e voce narrante Stefano Beghi | con Riccardo Trovato e Sofia Kretschel | ripresa sonora Antonello Ruzzini | organizzazione Maddalena Vanolo | grafiche e materiali Riccardo Trovato | foto Giacomo Vanetti
Varese, 1944. Dopo i festeggiamenti per la caduta del fascismo, nel luglio del ‘43, l’occupazione nazista riporta la città in un clima di paura.
La vicinanza del confine con la Svizzera fa della città un luogo strategico per la resistenza, un punto di partenza per chi è costretto a scappare, per chi deve cercare rifugio altrove. Dietro alle apparenze di una tranquilla città borghese, a Varese si nasconde una rete di luoghi e persone che cercano di fare la loro parte per un’Italia nuova.
La storia che raccontiamo è quella di un paese, Varese, che diventa città sotto le spinte propagandistiche del Regime Fascista.
“Pugni” e “Biciclette” sono il simbolo di due opposti modi di vivere dentro questa città di
frontiera: da una parte la coesione del gruppo, dall’altra il coraggio di una scelta individuale; da una parte la forza, dall’altra la libertà; da una parte l’immobilismo, dall’altra la brezza del cambiamento.
In questo complesso e delicato equilibrio, in cui anche oggi è difficile saper prendere posizione, sono molti coloro che, a cavallo di una bicicletta, hanno attraversato le strade della città lottando per qualcosa che non bisognerebbe mai dare per scontato: la
libertà, la democrazia, la giustizia.
René Vanetti, Calogero Marrone, ma anche Walter Marcobi, don Luigi Locatelli, Augusto Zanzi, i fratelli Morandi… Pugni e biciclette è la loro storia, che, in fondo, è anche la nostra.
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ATTENZIONE! Lo spettacolo non rientra nell’abbonamento.
piazza Monte Grappa – Varese